A review of Pitti Immagine Uomo 83


Cari lettori, 

Buongiorno!!! Oggi sveglia prestissimo per noi FashionSpiesMG! Why? 

Oggi inizia la Settimana della Moda Uomo A/I 13!!! Ma prima di entrare nel vivo, prepararmi ed andare all'inaugurazione della Galleria Carla Sozzani delle ore 10.30 -non ce la farò mai ad arrivare puntuale- è assolutamente indispensabile fare una review dell'83-esima edizione del Pitti Immagine Uomo che si è tenuta a Firenze dall'8 all'11 Gennaio.




1062 i marchi alla Fortezza da Basso, e 70 le collezioni donna protagoniste a Pitti W alla Dogana. Pitti Uomo è sempre più internazionale: a testimonianza di questa vocazione, a gennaio il salone ha registrato un importante incremento nel numero e nella qualità delle richieste di partecipazione – anche da mercati forti per la moda uomo come Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone e Stati Uniti - che poi si traducono in una quota di aziende estere che raggiunge quasi il 40%, e complessivamente da circa 30 paesi esteri.
A questo si aggiunge il pubblico dei buyer: all’ultima edizione invernale di Pitti Uomo, su un totale di oltre 30.000 visitatori, sono stati 21.000 i compratori arrivati a Firenze, in rappresentanza di tutti i negozi e i department store più importanti del mondo.


Scouting, ricerca, e un focus attentissimo sulla qualità di prodotto: sono questi elementi che fanno di Pitti Uomo e di Firenze, di edizione in edizione, il punto di riferimento scelto dalle migliori aziende internazionali per la presentazione di progetti speciali e nuove collezioni, e per il lancio di strategie globali all’apertura della stagione. Aumentano anche le richieste di realizzare eventi con nuove modalità in Fortezza, attraverso cui intercettare i top buyer e la stampa internazionale. 
Ecco alcune delle principali novità di questa edizione:
_ Adidas SLVR, la linea di contemporary sportswear disegnata da Dirk Schönberger,
ha puntato su Pitti Uomo come unico appuntamento internazionale per presentare la sua nuova collezione e il suo mondo;
_ Allegri ha scelto Pitti Uomo per presentare un vero ritorno alle origini, attraverso una collezione profondamente ispirata dall’archivio storico dell’azienda: fil rouge la celebrazione dell’“Arte della Pioggia”, con un focus sul capospalla ed in particolare sull’impermeabile;
_ Boglioli tornato a Pitti Uomo con una collezione ispirata alle opere dell’avanguardista Bruno Contenotte, ribadendo ancora una volta l’unicità della propria sperimentazione nel mondo dei colori e dei materiali;
_ G-Star ha presentato, nel suo spazio alla Sala Ottagonale, la nuova collezione G-Star by Marc Newson AI013 ed il nuovo libro, edito da Taschen, retrospettiva dei lavori di Marc Newson;
_ Roy Roger’s ha lanciato a Touch! il nuovo progetto Tuscan Wool by Roy Roger's, realizzato con capi in pura lana 100% interamente Made in Tuscany;
_ il Gruppo Industries ha presentato il suo lifestyle e riunito i brand della sua scuderia (Cotton's, Marina Yachting, 18CRR81 Cerruti) all’interno di uno spazio importante alle Costruzioni Lorenesi;
_ la speciale partecipazione di Caruso, che a Pitti Uomo dà appuntamento a tutti i fans dell'abito maschile sartoriale con una “manifestazione pacifica in favore della moda maschile Made in Italy”, parola d’ordine "In Menswear Do As The Italians Do”, curata dall’eclettico fashion editor Sergio Colantuoni;

_ la presenza speciale di Dormeuil, storica azienda di tessuti dal 1842, che ha porta in un Pop Up al Piano Attico la sua ricerca d’eccellenza sulla materia prima del prodotto moda, l’esperienza di 170 anni di attività - dalla tessitura alla commercializzazione - e la capacità di soddisfare le richieste delle più belle aziende del Made in Italy; 


Kenzo è stato il Guest Designer uomo di questa edizione di Pitti Uomo, con un evento speciale tenutosi giovedì 10 gennaio nella suggestiva cornice del Mercato Centrale di San Lorenzo.
“Kenzo è uno dei fenomeni più interessanti delle ultime stagioni – dicono i responsabili di Pitti Immagine – e a dir la verità anche dei più divertenti. L’arrivo di Humberto Leon e Carol Lim ha prodotto una svolta radicale in solo un anno: l’eredità del fondatore è linfa ispiratrice più che modello da riprodurre, l’esotismo delle prime collezioni (per esempio la giungla alla Henry Rousseau, anti naturalistica e simbolica) ha un effetto potente e liberatorio – tutto il progetto trasmette dinamismo, energia. I due designer conoscono bene il consumatore finale, sanno creare cose immediate e speciali e costruire un mondo intorno al proprio lavoro. Un mondo democratico, attraente”.
"Firenze rappresenta una “tela” molto stimolante per Kenzo - dicono Humberto Leon e Carol Lim. Ideare una presentazione dinamica per la nostra prossima collezione uomo all’interno di un contesto urbano così vitale e antico al tempo stesso, costituisce un’affascinante opportunità per esplorare aspetti finora sconosciuti di Kenzo.”


Una collezione ispirata al cielo e ai suoi mutamenti riportando su giacche e spolverini nuvole, pioggia con colori che vanno dal grigio all'azzurro fino ai rossi del tramonto. Nell'insieme una visione naturalistica ma resa più urbana dai tagli conferiti alle giacche, ai pantaloni skinny, che evocano lo stile dei guerrieri nipponici, i Samurai.
Grande attenzione per gli accessori, per le borse da viaggio -nate con la collaborazione di Bolbee- e i fermacravatta -nati con la collaborazione di Delfina Delettrez- . Un vero e proprio fashion show visto che i modelli  erano dei veri e propri cantanti che si sono esibiti davanti al pubblico, ai buyers e ai giornalisti.




Ospite d'onore della manifestazione è stato sicuramente anche Ermanno Scervino.

"Sono molto felice di sfilare nella mia città in occasione di Pitti Uomo – ha dichiarato Ermanno Scervino – perché, nonostante il nostro brand continui ad espandersi in tutto il mondo, Palazzo Vecchio, simbolo di Firenze, è la cornice perfetta per accogliere quei valori di eccellenza e tradizione che sono il vero made in Italy, anzi il Made in Tuscany". 

Scervino ha omaggiato la sua città natale ricamando il giglio, simbolo di Firenze, su abiti, maglie e piumini da sera. Lo scenario è stato quanto mai artistico, visto che la location del salone dei Cinquecento di Palazzo vecchio è stata allestita con una passerella di vetro fumè, il tutto illuminato da proiezioni di dettagli di affreschi di Giorgio Vasari.
Ha voluto che la collezione uomo sfilasse al fianco di quella donna, per abbattere le barriere sessiste lavorando gli stessi materiali per entrambe le collezioni in maniera diversa.- e questo ci piace da morire!-
Come se non bastasse un accostamento di materiali insoliti, quali il camoscio, la flanella, la pelle, il velluto, il pitone, i tessuti tecnici, il neoprene e le organze si intrecciano tra loro in una sinfonia di forme e materiali. Leggete di più su questo evento sul blog del mio amico Alessandro Masetti che lo ha vissuto da insider.
Insomma una poesia...                          



Debutto per & Other Stories, nuovo brand del gruppo H&M, che pone particolare attenzione ai dettagli, alla qualità e ovviamente al prezzo. Il nuovo marchio sarà presto disponibile nelle principali capitali della moda europee, tra le quali Milano, Parigi, Londra e Barcellona.
Quindi diamo il benvenuto ad un'altro marchio targato H&M, di cui fanno parte, lo ricordiamo, anche Monki, Cheap Monday, Weekday e H&M home.

Annapurna, altro marchio autoctono, e precisamente di Prato, propone invece la novità della maglieria da uomo ottenuta pettinando i conigli d'angora. Il risultato sono dei maglioni morbidissimi che sostituiscono le pellicce più pregiate, e l'azienda assicura che questa tecnica non comporta alcun tipo di stress da cattura per i conigli e nessuna violenza.

Roy Roger's ha invece colto l'occasione della manifestazione di Pitti Uomo per inaugurare il suo nuovo concept store a Firenze, che segna l'avvio di una nuova strategia retail. Dentro il negozio, infatti, si respira un'aria vintage fatta di tagli moderni che si mescolano con elementi tradizionali. Inoltre è possibile non solo personalizzare i capi già confezionati, ma scegliere di farsi realizzare un jeans su misura per il cliente che lo desiderasse.
Inoltre il brand, in collaborazione con Tricker's, storico marchio inglese, ha realizzato una capsule collection di scarpe fatte da un mix di pelle e denim con suole in dainite e cuoio, un'edizione limitata di quattro modelli davvero interessanti.
Ci ha sorpreso Longhi, azienda specializzata il capi di pelle di altissima qualità, che ha presentato a Pitti Uomo 83 la sua nuova collezione rivisitando modelli classici in chiave ultramoderna, sia nei tagli che nei tessuti. 
Dopo un'esperienza quasi secolare sul campo dei pellami ecco che arrivano proposte di capi e accessori finemente lavorati. Dal suede scamosciato, al cervo e alla renna. I montoni lavorati e rasati da sembrare quasi velluto. I capi si arricchiscono di colori e stampe, abbinati a materiali tecno e idrorepellenti (supercomodi in caso di pioggia). 



Un nome che decisamente si è fatto notare nell'ambito del nuovo progetto Pitti Italics, è Andrea Pompilio, stilista emergente che ha fatto di righe e quadri elementi distintivi delle sue creazioni, abbinati alternando colori neutri a quelli decisamente più vibranti, che per la verità potrebbero essere indossate anche da donne con carattere.



Vogliamo, inoltre, menzionare un nuovo marchio che ha visto la luce proprio in occasione di questa grande manifestazione e cioè Cuoio di Toscana. Brand che mira ad essere l'ambasciatore della produzione mondiale della tradizione conciaria made in Italy, e più precisamente di quella Toscana ovviamente.
Il brand nasce dal Consorzio Vero cuoio, quando le concerie associate hanno deciso di unirsi per diffondere insieme la cultura dell'artigianalità e della qualità più assoluta; oggi copre l'80 % della produzione europea del cuoio.

Un'edizione ricca di novità... ma ecco il bilancio finale:

17.800 compratori nei quattro giorni della rassegna, con 7.400 esteri e 10.400 italiani, in totale oltre 30.000 i visitatori. 
“Abbiamo registrato un’atmosfera molto positiva in questi giorni in Fortezza da Basso – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – e i primi commenti che ho raccolto tra espositori e compratori mi confermano questa impressione. Le aziende hanno fatto un lavoro straordinario in termini di ricerca, di innovazione sul prodotto, di riposizionamento di mercato, di attenzione ai costi. I compratori ed i giornalisti migliori hanno creduto nell’insieme della proposta di Pitti Uomo e Pitti W e hanno risposto con convinzione ed entusiasmo ancora una volta, premiando la combinazione di creatività e concretezza commerciale che caratterizza la grande parte delle collezioni. Gli eventi speciali, dentro e fuori la Fortezza, hanno riscosso grande successo, soprattutto perché sono capaci di condensare e trasmettere l’energia e il dinamismo che l’intero settore, cioè tutta la fashion community internazionale, si sono portati a Firenze”.
“Per l’Italia questo è un periodo difficile, soprattutto per i consumi. Il sistema distributivo della moda sta cambiando rapidamente e continuerà a cambiare. Il dettaglio indipendente, che è stato uno dei fattori storici della forza della moda italiana, sarà sempre una colonna portante del sistema, ma con un minor numero di negozi: certo più strutturati, con superfici più grandi e con un’offerta più articolata. Cresceranno quelli più attenti alle novità e ai gusti del pubblico, quelli in grado di fornire più servizi e di cavalcare le nuove tecnologie e i nuovi media. I dati di affluenza a Pitti Uomo non possono e non potranno non registrare questi cambiamenti: non sono affatto preoccupato, sono realista e credo che ogni tanto gli scossoni siano salutari. Anche se sono da sempre convinto della forza del nostro paese, della nostra capacità di reazione, credo che da questa congiuntura usciremo con una situazione molto diversa dal passato”.
I dati d’affluenza finale di Pitti Uomo 82 hanno fatto registrare un totale di 17.800 compratori circa, di cui di 7.400 esteri, con una confortante conferma del numero dei punti vendita (l’insieme dei paesi esteri nel 2011 segnò un quasi + 8% rispetto all’anno precedente), e un facilmente prevedibile calo del 16% circa degli italiani – tra cui si confermano tutte le migliori boutique, senza eccezioni – che si sono fermati a 10.400 presenze.
In totale sono stati oltre 30.000 i visitatori nei quattro giorni del salone.
Tra i mercati esteri ottima la performance del Giappone (+30%), della Russia (+20%), degli Stati Uniti (+10% nei punti vendita), Turchia (+12%), in leggero aumento la Gran Bretagna, bene anche Cina e Corea (entrambe con più punti vendita e meno persone), stabili Hong Kong e Taiwan, Polonia e Ucraina; in aumento Brasile, India, Sudafrica e Messico; in flessione Spagna, Grecia, Portogallo, Belgio e Svizzera.
Nella classifica dei primi 18 paesi esteri sempre in testa la Germania (911 buyer), seguita da Giappone (874), Gran Bretagna (560), Spagna (556), Cina (448), Olanda (431), Turchia (421), Francia (406), Corea del Sud (250), Stati Uniti (244), Russia (231), Belgio (216), Svizzera (213), Austria (210), Portogallo (110), Danimarca (92), Svezia (91), Hong Kong (85).



Insomma, un trionfo per il Made in Italy ambasciatore nel mondo di una artigianalità e qualità impari sempre in grado di anticipare e creare nuovi trand.


Un saluto,
Gaetano Ragona

Commenti

  1. Che belle le creazioni di Scervino!!!
    Kisses
    Francy&Stef
    chicwiththeleast.blogspot.it

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  2. Grazie raga continuate a seguirci kiss

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  3. Uffa, per lavoro non ci sono potuta essere :(
    Bellissimo Scervino e sono super incuriosita da & Other stories :)
    Kiss!

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  4. Gran bel post cara! Seguiamoci a vicenda se vuoi :) Fammi sapere!

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  5. Post interessante e preciso soprattutto per chi non ha potuto seguire nulla di questa edizione. Complimenti!

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    www.theitaliansmoothie.com

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  6. Bello il Pitti di quest'anno... ho trovato un sacco di spunti interessanti :)
    Ricambio e ti seguo volentieri.
    Baci
    S
    http://misssilcrecloset.blogspot.it/2013/01/sunday-mood-il-nastro-arricciato.html

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